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Visualizzazione dei post da 2017

MirAbilmente

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Ipovisione è un’altra cosa Non vuol dire né essere miopi né presbiti e nemmeno vederci poco e male in genere.  Si tratta di un misconosciuto mondo a parte che chiede di essere esplorato e condiviso dai normodotati “all’oscuro”. di Michela Pezzani  O ci vedi o non ci vedi.   Cieco o vedente. C’è un altro mondo però in mezzo, non ancora entrato a far parte  del nostro linguaggio culturale.  Dell’ipovisione se ne dà la definizione scientifica, negli ambienti idonei e sui mezzi di comunicazione di massa in materia di disabilità visiva, ma è frequente sentirsi  dire, dopo  aver più o meno timidamente annunciato il proprio problema, magari in una situazione deambulatoria difficile che richiede un aiuto, “Ah sì certo, ma cosa vuol dire esattamente  ipovedente?”.  Anche ai fini della riconoscibilità un ipovedente non viene inquadrato come tale: non ha il bastone come un cieco e allora ecco che diventa poco visibile, per  non dire invisibile… e se indugia ad esempio sulle scale d

La Forza della Mente

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I segnali della vittima. Il silenzio del bullismo può portare a gravi conseguenze di Marica Malagutti Ricordiamo il ragazzino riminese di 10 anni frequentante il centro estivo vittima di insulti, botte e brutti scherzi? Aleggiava il silenzio fino a quando il suo occhio nero ha parlato chiaro. Ricordiamo anche la tredicenne di Valmarecchia sempre nel riminese, suicida a causa di quello che viene chiamato bullismo? Sul web si possono trovare purtroppo molte storie agghiaccianti di sofferenza sommersa per troppo tempo e poi tutto d’un tratto fare notizia con eventi tragici che ci colpiscono, sia per per la giovane età delle vittime, sia per il fatto che nessuno se ne accorge al momento giusto. Ma come questo può accadere? Per cominciare, iniziamo a comprendere cosa significa la parola “Bullismo”, termine purtroppo tanto di moda che corrisponde ad un fenomeno riconosciuto spesso troppo tardi. I”Bullismo” prende origine dall’ olandese “boel” che significa fr

La Forza della Mente

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«Blue whale» l’horror che diventa realtà di Marica Malagutti È possibile che una persona nell’ombra, nascosta dietro il suo monitor porti giovani vite al suicidio muovendo le fila di un gioco horror che diventa realtà? Sembrerebbe proprio così. Arriva infatti dalla Russia anche in Italia il gioco online Blue Whale di cui ha parlato in modo approfondito la stampa, ma anche e soprattutto il noto programma televisivo “Le Iene”. E non pensate che anche la nostra regione ne sia immune, pare infatti che in un comune dell’Alto Adige, alcuni casi di suicidio, possano essere riconducibili a questo folle gioco che fino ad ora ha portato ad oltre 200 morti per suicidio accertate dal 2013 ad oggi. La chiave del gioco è far sentire apprezzati e importanti adolescenti depressi e confusi, che trovavano nelle sfide un senso di gratificazione, seppur perverso. “Ho fatto morire quelle adolescenti, ma erano felici di farlo” ha commentato lo studente, che in carcere continua a

La Forza della Mente

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Quando la paura di non riuscire porta al fallimento di Marica Malagutti Quante volte ci capita i sentirci insicuri prima di fare o di dire qualcosa, oppure ci nascondiamo dietro ad una domanda come “ma ne vale veramente la pena di…”? In questo modo ci ritiriamo, prima ancora di esprimerci, pensando che sia la cosa migliore, senza sapere invece che è la paura che ci blocca. Quando pensiamo alla paura, normalmente immaginiamo una persona che fugge da un pericolo o si difende, quindi si muove, fa qualcosa per mettersi in un qualche modo al sicuro, ma la paura ha anche il potere di immobilizzare le nostre azioni e, soprattutto quei pensieri che portano al compimento della stessa azione e quindi anche di un progetto. Quali possono essere alcune delle cause di questo blocco che favorisce il fallimento di quello che facciamo? In questo caso la bassa autostima può incidere sul nostro comportamento, facendoci evitare situazioni in cui pensiamo di non riuscire. Magari nella

Voce ai Diritti

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I servizi sociali strappano il bambino ad un papà.  di Marica Malagutti Straziante è il video che da qualche giorno il CCDU, Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani ha messo in rete a sostegno di un padre di Gallura che sta lottando per riavere suo figlio. (le immagini sono forti, avvertiamo i lettori) Cinque minuti di urla di un bambino che implora piangendo e ansimando di rimanere con il suo papà. Non è possibile, nel 2017, che un minore possa vivere un trauma del genere, portato via di peso con la forza come se avesse fatto qualcosa di male. Ma lui non è colpevole. È solo la vittima di una separazione conflittuale o meglio di una situazione che sarebbe dovuta andare diversamente. Il filmato inizia con le terribili urla di Elia (nome di fantasia). Il motivo dell’allontanamento? Pare che qualche professionista abbia scritto «contaminazione e condizionamento del pensiero del piccolo da alienazione genitoriale con sentimenti di rifiuto, rabbia, aggressivit

Voce ai Diritti

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Stranieri per caso: in Trentino da 18 anni ma per colpa della burocrazia rischia l’espulsione. di Marica Malagutti In passato il popolo italiano per sopravvivere è fuggito all’estero e ha vissuto proprio quello che gli immigrati oggi vivono qui nel nostro paese. Come ha scritto Gian Antonio Stella gli italiani si sono dimenticati del passato e non sopportano l’immigrazione. Ma quali sono le ragioni di questa insofferenza? Abbiamo provato a spiegarlo attraverso una piccola inchiesta dove toccheremo diversi aspetti del processo di migrazione e in questo primo articolo viene approfondito il tema dei giovani stranieri, vale a dire la seconda generazione, nata dalle persone che sono partite, o meglio dovute scappare dal proprio paese per cercare di sopravvivere in un posto lontano dove non si capisce nulla e non si conosce nessuno. Prossimamente verranno analizzate le motivazioni dell’immigrazione nel nostro paese, ma anche dell’emigrazione italiana verso paesi più r

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Terrorismo islamico: la radice del terrore che genera immobilismo di Marica Malagutti l 22 maggio, a Manchester, alla fine del concerto di Ariana Grande, evento atteso soprattutto dai giovani, si sono contati 22 morti e 59 feriti. Dalla cronaca emerge che l’ordigno sia esploso alle 22,30 (23,30 in Italia) proprio alla fine dello spettacolo, quando forse l’attenzione della sicurezza cominciava già a scemare. In questa tragica occasione colpisce la giovane età delle vittime e come spesso accade in questo periodo storico, il fatto che gli attentati siano organizzati in luoghi affollati, come piazze, arene, in posti di transito come gli aeroporti, ma anche nei centri di affari internazionali come le Torri Gemelle. Quando le persone si rilassano o devono muoversi, vale a dire, in quei momenti in cui l’attenzione è direzionata al momento contingente, l’attentatore può agire più facilmente. È proprio l’imprevedibilità la forza di questa guerra dalla quale è diffi

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Sigaretta elettronica: fenomeno in aumento, oltre 2.000 in Italia i negozi «Svapo» di Marica Malagutti Dai dati facilmente reperibili in rete emerge che nel 2015 il giro di affari della sigaretta elettronica è stato intorno ai 10 miliardi di dollari: il 56% proveniente dagli USA, il 12% dal Regno Unito e il 21% diviso tra Cina, Francia, Germania, Italia e Polonia. In Italia il numero di vapor (o Svapo) cresce di giorno in giorno, nonostante il divieto di vendita ai minorenni e di utilizzo nelle scuole stabilito oggi dal ministro Lorenzin. L’Anafe, l’Associazione nazionale fumo elettronico, ha stabilito che i negozi svapo italiani sono circa 2.000, anche se il numero potrebbe essere più alto a causa della grande crescita del franchising in questo settore. In Trentino sono oltre 20 i negozi specializzati, concentrati a Trento, Lavis, Pergine e basso Trentino.  Le percentuali di vendita in futuro potrebbero variare anche a causa dell’introduzione di sistemi al

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I giovani e la sigaretta elettronica di Marica Malagutti Chiunque ha un dolore o passa un momento difficile sente il bisogno di estraniarsi per un periodo più o meno lungo a seconda dell’intensità della sua sofferenza. Maggiormente gli adolescenti, che percepiscono se stessi e il mondo esterno all’ennesima potenza, soffrono in maniera molto più forte per cose che gli adulti magari non sentono neanche più. I ragazzi possono percepire dolore o disagio perché i genitori si separano oppure semplicemente litigano, perché non riescono a prendere bei voti a scuola, perché non hanno amici o peggio vengono presi in giro. Hanno bisogno di trovare una nuova identità, distanziandosi dai genitori e quando in casa le cose non vanno come vorrebbero, cercano nel gruppo di pari o magari in amicizie più grandi e non sempre giuste, quello che serve per crescere. Gli adolescenti tentano di uscire dal mondo dell’infanzia e della famiglia per cercare o creare un altro mondo.

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Sigarette elettroniche: le preoccupazioni del ministro Lorenzin di Marica Malagutti Chi si avvicina alla sigaretta elettronica, chi ne fa già uso o chi ha scoperto figli minori che fumano le e-cig dovrebbe essere informato sulla legalità rispetto a questo oggetto sempre più di moda. È importante quindi sapere che, secondo il Ministro Lorenzin, l’introduzione sul mercato delle sigarette elettroniche, avvenuta nel 2003, ha costituito motivo di forte preoccupazione per la salute pubblica. (link) L’Istituto Superiore di Sanità, che ha fornito il proprio supporto tecnico-scientifico ai fini della gestione dei rischi e dell’emanazione della normativa nazionale in comunione con il Consiglio Superiore di Sanità nel giugno 2013, vieta la sigaretta elettronica contenente nicotina ai minori di anni 18. il divieto viene definito all’interno delle scuole. Nel documento del Ministero della salute datato 19 ottobre 2016 emerge che Il tabagismo costituisce, ancora oggi, il pri

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La sigaretta elettronica fa bene o fa male? Questo è il problema. di Marica Malagutti Il fatto che non ci siano ancora molte ricerche e soprattutto a lungo termine, anche dato dal fatto che l’espansione dell‘e-cig sia un fenomeno recente, rende difficile una legislazione appropriata e quindi anche un’educazione ai giovani rispetto all’utilizzo. Proviamo a vedere che cosa si trova sul web riguardo i pro e i contro della sigaretta elettronica e dividiamo le ricerche che affermano i vantaggi, da quelle che ne condannano gli effetti. Ad una prima occhiata è difficile davvero farsi una propria opinione o meglio se vogliamo usare una e-cig digiteremo sigaretta elettronica o altri nomi simili e troveremo velocemente che non fa male, ma se pensiamo che sia nociva? Digiteremo danni e troveremo senz’altro ricerche che dimostrano gli effetti negativi. Questa confusione non è forse già un grosso problema? Vediamo ora Alcune ricerche che provano i vantaggi della sigaretta

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Sigaretta elettronica:  come funziona, costi ed effetti sulla salute. di Marica Malagutti Tutte le cose nuove o meglio relativamente nuove hanno bisogno di approfondimenti per dar modo alle persone di poter scegliere con maggior consapevolezza e quindi di essere più liberi nelle proprie decisioni, ma anche per poter guidare i nostri giovani nel modo migliore possibile. Questa inchiesta realizzata dalla Voce del Trentino è nata proprio per far luce o meglio ordine su una moltitudine di informazioni sulla sigaretta elettronica nel mondo dei giovani. Un articolo non basterebbe e dunque è necessaria un’inchiesta composta da cinque articoli che approfondiranno rispettivamente la storia e il funzionamento delle e-cig, i suoi effetti sulla salute, come ci si deve comportare difronte alla legge, l’utilizzo nei giovani e il mercato di questo oggetto sempre più alla moda. Che cosa è dunque la sigaretta elettronica? – Detta anche e-cigarette o e-cig è un dispositivo elettron

Un Mucchio di Storie

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Sento il mare in una conchiglia La storia di Marianna, affetta da sclerosi multipla, che cammina sulla rena e raccoglie i gioielli del mare che non la fanno sentire malata. di Michela Pezzani Assorbono l’energia delle onde e ne restituiscono le vibrazioni. Marianna le raccoglie camminando sulle spiagge delle località dove suo marito la porta d’estate, in primavera, autunno e d’inverno nonostante sia affetta da sclerosi multipla. Quando è in città, invece, per aggiungere un nuovo pezzo alla sua già ricca collezione, le basta entrare in un negozio di acquari e pesci, sia d’acqua dolce che salata, per trovare lo scaffale dedicato a quei meravigliosi involucri madreperlacei chiamati conchiglie, oggetto di culto per molti appassionati. Per Marianna raccogliere conchiglie è un gesto ricorrente fin dalla sua infanzia e comune anche alla nostra: chi non l’ha mai fatto almeno una volta nella vita? Il fascino di cercare sul bagnasciuga umido i colorati e iridescenti

MirAbilmente

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Mani di luce a Padova canta e recita per i  sordi Per la  Giornata mondiale dei non udenti  la compagnia teatrale diretta da Alessandra Marigonda ha messo in scena  il musical La bella e la bestia tradotto il Lis che è la lingua italiana dei segni.   di Michela Pezzani La compagnia teatrale di attori sordi "Mani di luce" diretta dalla trevigiana di adozione veronese Alessandra Marigonda è appena andata in scena a Padova  con il musical La bella e la bestia nella Multisala Pio x ( in Via Bonoorti, 22)  per gli  85 anni di convivenza di Ens (ente nazionale sordi) con i disabili dell'udito. Lo spettacolo, con traduzione vocale) è tratto dall'omonima fiaba di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont è  un cavallo di battaglia del gruppo che canta, recita e balla, utilizzando la Lis, la lingua italiana dei segni tramite la quale è possibile comunicare sia tra sordi che tra sordi e normodotati che abbiano imparato questo splendido alfabeto il quale  no