Voce ai Diritti

Tutto Franca, Marina, casa, letto, e chiesa 


di Michela Pezzani




Buon compleanno alla maestra Franca Rame! Attrice, drammaturga, regista era nata il 18 luglio  del 1929 e ci ha lasciato il 29 maggio 2013. Avrebbe compiuto quest'anno  novant'anni la grande donna che ora riposa al Cimitero monumentale di Milano e  a festeggiarla ci sta pensando l'attrice Marina de Juli  che porta in giro per l'Italia uno dei testi più celebri della consorte del Nobel Dario Fo con cui ha scritto a quatto mani Tutto casa, letto e chiesa, nato  nel 1977. Lo spettacolo è andato in scena  il 18 luglio allo storico Teatro Laboratorio- Teatro Scientifico di Verona con sede all'ex Arsenale austriaco e le padrone  di casa Giovanna  Gianesin e Isabella Caserta, madre e figlia entrambe attrici e registe che portano avanti il progetto artistico del compianto Ezio Maria Caserta fondatore del Teatro Laboratorio, hanno aperto un cassetto della memoria di mezzo secolo  del loro spazio off: sentire infatti   Isabella raccontare,   quando era bambina,  la venuta di Dario Fo al Teatro Laboratorio, oltre a emozionare rivela il percorso di prestigio e lungimiranza che la famiglia Caserta ha compiuto  in 50 anni tale è l'età del TL e continua a compiere all'insegna dell'arte del fare teatro.  La  messa in scena di  "Tutta casa, letto e chiesa"  interpretato oggi dall'attrice Marina De Juli, omaggia la Rame amica delle donne e megafono del loro grido affinché l'emancipazione non sia solo un concetto.  Partendo dalla prigionia domestica della casalinga con marito padrone, due figli,  il ferro da stiro sempre caldo e il bisogno viscerale di confidarsi con la dirimpettaia  ma non in tono sommesso e triste bensì ironico e fantasmagoricamente caricaturale, la De Juli è passata poi a scandagliare il fondale sommerso dell'universo donna riportando in superficie preziosi reperti e relitti,  fino alla "giullarata" finale in "granelot" scritta da Fo nella lingua inventata, onomatopeica,  che mescola dialetti e snocciola la fiaba tutta da ridere di un matrimonio davvero bizzarro e licenzioso. 

Franca Rame non solo ha  sempre anche recitato questo insieme di monologhi che raccontano vari tipi di donne sorprese come da occhio indiscreto  nelle  rispettive realtà, ma ha passato il testimone a Marina de Juli firmando la regia del suo allestimento. Significativa è oltretutto la lettera che Franca Rame, scopritrice del talento di Marina de Juli, le ha scritto.  



"Ascolto un centinaio di giovani. Ne scelgo alcuni, tra cui Marina De Juli, giovane attrice, alla quale affidiamo un ruolo di rilievo. È giovane, silenziosa, timida, ma in scena si trasforma, si “accende”. Solo lavorando con una persona si riesce a valutare, giorno dopo giorno, la sua professionalità, la volontà e le possibilità" scrive Franca Rame soddisfatta che Marina porti avanti  la diffusione dell'opera  composta di monologhi comico-grotteschi sulla condizione femminile che  esordisce con “La donna sola”  ovvero una Lei  che ha tutto all'interno della propria casa, vive secondo i canoni offerti dalla tv, ma non ha la cosa più importante, il rispetto da parte del marito e la fiducia in se stessa. Si procede con un viaggio scomodo nella sessualità, nei sentimenti, nello stress,  nel rapporto casa e lavoro, ma sempre sul filo sottile della comicità sia a denti stretti che larghi, a volte mancanti per un cazzotto preso a bruciapelo.

"Devo riconoscere che l'autenticità di Marina nel rappresentare i miei personaggi è stata raramente raggiunta- prosegue Franca Rame nella lettera alla pupilla-  È un'occasione vederla. Non perdetevela!”. Un bacio a tutti. Franca "




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