Quarant’anni di “Notti e nebbie“
###Tubo Catodico
Quarant'anni di "Notti e nebbie"
di Michela Pezzani
C’è grande attesa per l’arrivo a Verona del grande attore Umberto Orsini che a 90 anni calcherà la scena al Teatro Nuovo dall’11 al 16 febbraio 2025 per la rassegna di prosa Il grande teatro, con la sua formidabile personalità nella commedia “I ragazzi irresistibili”, del commediografo inglese Neil Simon, regia di Massimo Popolizio.
Orsini avrà al suo fianco un nutrito cast e ripercorrendo il lungo curriculum dell’attore, nato a Novara nel 1934, ci troviamo di fronte ad una antologia di titoli uno più bello dell’altro tra cui “Servo di scena”, must per ogni artista di razza, ma vogliamo omaggiare l’Orsini del piccolo schermo in occasione del quarantaseiesimo compleanno di un indimenticabile sceneggiato televisivo di cui è stato magistrale interprete.
Si tratta di “Notti e nebbie” del 1985, regia di Marco Tullio Giordana, dal romanzo di Carlo Castellaneta del 1975 e che tratta il tema del fascismo e della crisi ideologica ed esistenziale di un uomo in bilico tra il suo ruolo di commissario Bruno Spada e il senso della vita.
La storia è ambientata a Milano nell’inverno del 1944, ottant’anni fa durante gli ultimi mesi della Seconda guerra mondiale e segue la quotidianità del poliziotto al tempo della Repubblica sociale e della Resistenza ai nazifascisti.
La donna di cui Spada, capo della polizia politica, si innamora è una partigiana che lo tradisce e nel noir ambientato in una Milano offuscata durante l’occupazione nazista emerge la figura di un uomo severo e crudele che persevera nella sua fedeltà a Mussolini, è attivista nel ruolo di responsabile operativo ma cova un tormento interiore che lo pone di fronte allo spettatore in tutte le sue fragilità, inducendo alla riflessione sulla dualità dell’essere, tra il bene e il male.
La fotografia evocativa di Franco Delli Colli aggiunge suggestione alla trama e tra gli altri compagni di lavoro di Orsini si distinguono Eleonora Giorgi, Senta Berger, Maurizio Donadoni, Bruno Zanin, Gerardo Amato, Massimo Foschi.
A teatro Umberto Orsini ha debuttato nel 1957 in Il diario di Anna Frank, regia di Giorgio De Lullo su testo di Frances Goodrich e Albert Ackhett e al cinema, nell’altrettanto sterminara lista di lavori,
incisiva è la sua parte in Ludwig, con Helmuth Berger, Romy Schneider, Silvana Mangano, del 1973, regia di Luchino Visconti nel ruolo di conte von Holstein.
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