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Yesterday

Medicina d’amore per l’Alzheimer

di Michela Pezzani


Teatro Laboratorio all’Arsenale di Verona.

Toccante e realistico racconto di vita.

La forza dei ricordi combatte l’Alzheimer.

Commuove dà speranza il testo di Jana

 Balkan.





Al Teatro Laboratorio di Verona, situato all’Arsenale, ex deposito austriaco di polveri, armi e munizioni, la compagnia Teatro Scientifico- Teatro Laboratorio fondata da Ezio Maria Caserta(attore, regista, commediografo prematuramente scomparsi) ha messo in scena un toccante e realistico racconto di vita scritto e interpretato da Jana Balkan(nome d’arte di Giovanna Gianesin) sul tema dell’Alzheimer. E solo qualche nota nel finale della canzone dei Beatles. Al suo fianco nel ruolo della badante , la figlia Isabella Caserta e in quello di figlio(nella finzione) l’attore romano Francesco Laruffa. Lo spettacolo è stato realizzato in collaborazione con l’associazione Alzheimer Verona onlus ed è andato in trasferta in innumerevoli città italiane tra cui il Teatro dei Servi, di Roma, come testimonial dell’associazione nazione Alzheimer Italia.

Commuove e dà speranza il testo di Jana Balkan sull’Alzheimer fornendo molte risposte sulla malattia degenerativa del sistema nervoso centrale che scompagina le funzioni cognitive portando alla demenza il paziente. Non è un testo scientifico però quello che la Balkan ha composto, ma un lavoro teatrale dal titolo “Yesterday- L’ultimo gioco” andato in scena al Teatro Laboratorio di Verona. Lo spazio off è situato appunto in un padiglione dell’ Arsenale( l’ex caseggiato militare austriaco dove ha oggi sede l’attività della compagnia Teatro Scientifico in stanze prima dismesse date a disposizione dal Comune della città scaligera per l’uso teatrale, ma restaurato dalla famiglia Caserta) e appunto in questa singolare agorà ha lasciato il segno il trio che ha ideato e realizzato il lavoro nel contesto artistico lasciato in eredità dal fondatore del Teatro Laboratorio, il compianto autore, attore e regista Ezio Maria Caserta, pioniere a Verona del teatro d’avanguardia e sperimentale. Gli attori in palcoscenico sono stati Jana Balkan, la figlia Isabella Caserl’attore romano Francesco Laruffa(nel ruolo scenico di figlio), con la regia di Balkan e Caserta, madre e figlia nella vita. Il cuore della della rappresentazione? Evidenziare e mettere in pratica il rimedio più efficace per l’Alzheimer, patologia per la quale non esiste ancora cura. Quale dunque tale medicina? La terapia dell’amore, ovvero dare al malato presenza, affetto, calore, contatto fisico, comprensione, dolcezza, calma, abbracci e carezze.
Ed infatti così fa la badante straniera(Isabella Caserta) con la sua “signora” che accudisce con la dedizione di una mamma verso la propria amata bambina, tale la donna è diventata, calata nei ricordi del passato, sebbene fluttuanti nella sua mente, tuttavia concreti rispetto ai fantasmi del presente: un percorso inverso insomma, che smonta e rimonta il tempo della vita, tessendo e disfacendo alla stesso tempo la tela di Penelope.
Il pubblica trema quando all’inizio del dramma si accende la luce e avanza nel vuoto una carrozzina, spinta da una mano invisibile. La sedia a rotelle è il primo personaggio ad esprimersi nello struggente e veritiero spettacolo , illuminato dal light design di Luca Caserta. Ed è dopo un rapido cambio di luce capace di sorprendere di nuovo lo spettatore appena calamitato dalla carrozzina, che il veicolo rivela il suo passeggero: Jana Balkan, apparsa a bordo, in una efficace soluzione d’effetto. E’ lei, l’attrice Giovanna Gianesin nel ruolo di malata di Alzheimer, E’ toccante e realistico il testo scritto con tanto trasporto emotivo e profondità narrativa. Questa storia non conosce retorica ma parla con la voce di chi l’Alzheimer lo conosce perché ha fatto prima una ricerca sul campo, l’ha incontrato in prima linea e la battaglia la combatte fianco a fianco a chi non ha armi ma si misura a mani nude contro un nemico subdolo. Queste persone sono la Balkan, Caserta e Laruffa. Non solo gente di teatro, ma operatori sociali che hanno reso la loro performance un reportage. Il Teatro Scientifico- Teatro Laboratorio è firmatario del manifesto dei teatri accessibili e partecipa all’iniziativa Teatri 10 e lode. Info 045/8031321 – 3466319280, www.teatroscientifico.com

Sintesi dagli articoli apparsi su Vita Vera e L’Arena di Verona.



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