Largo alla poesia
Fior di loto
che spunti dal fango
Cronaca
di un otto marzo perpetuo.
di
Michela Pezzani
Una poesia da toccare in parole, petali e braille
dedicata alla grande avvocatessa delle donne Tina Lagostena Bassi
pubblicata
“a puntini” anche sulla rivista Kaleidos
dell’Unione italiana ciechi ed ipovedenti.
Fior
di loto
“Hai
cresciuto per noi e mai reciso
i fiori di loto splendenti del sorriso/
capaci di infondere allo spirito certezza
e far parlare all'unisono corpo e anima
grazie al soffio vitale di una morbida carezza.
i fiori di loto splendenti del sorriso/
capaci di infondere allo spirito certezza
e far parlare all'unisono corpo e anima
grazie al soffio vitale di una morbida carezza.
Sono candidi, sanguigni e veri
- tre volti in uno –
i sacri fiori della purezza/
che crescono nel fango cullati dalla brezza, una brezza
autorevole e leggera
che spira senza sosta mattino, pomeriggio e sera/
che spira senza sosta mattino, pomeriggio e sera/
sulle corolle impavide che in forza dell'amore/
attingono dalla melma tutto il loro splendore/
perché là dove è più profondo il fango più
meraviglioso è il fiore.
(Tratta dalla raccolta di rime sciolte in lingua e
vernacolo “Padar Nostar” alle stampe a breve. Dedicata
all’avvocatessa Tina Lagostena Bassi la lirica nasce in nome
delle donne che si battono per la difesa dei diritti umani ed è
stata pubblicata sul numero speciale della rivista braille Kaleidos.
Si tratta della pubblicazione mensile reperibile anche su cd e in
Internet dell’Unione Italiana Ciechi ed Ipovedenti di Roma che,
tradotta nel linguaggio dei puntini, ha voluto raccogliere in
un’antologica ( il n.5, 2008) la conferenza on line che si è
tenuta in quell’anno sul tema “Violenza sulle donne e pari
opportunità” e gli scritti più belli inviati via mail in tempo
reale dalle varie città italiane nel corso di quella giornata.
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