Fuochi d'ARTificio 

La pittura "oltre"
di Giovanni Segantini 

di Michela Pezzani


I quadri del grande pittore  simbolista e divisionista sono ora accessibili ai ciechi e agli ipovedenti tramite schede braille e audio guide. Nelle tele dell'artista la magia della luce oltrepassa il buio della disabilità visiva. 

Ha riaperto  gli spazi,espositivi, infatti, precisamente il 17 marzo 2018, la galleria civica Giovanni Segantini di Arco di Trento e la notizia è allettante non solo per i normodotati ma anche per i nonvedentij e ipovedenti appassionati di pittura che potranno  entrare attraverso  didascalie, schede in braille e audio guide nel mondo del grande pittore simbolista e divisionista capace di trasmettere con la sua arte forti suggestioni ed emozioni. L'iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l'Unione italiana ciechi e ipovedenti sezione di Trento e si tratta di un importante traguardo che offre un servizio indispensabile volto  al l'accessibilità del territorio alto gardesano e all'integrazione delle persone con deficit visivo che non intendono rinunciare alla bellezza. 


La  onlus Shquipet collabora inoltre alla rosa di iniziative di cui fa parte la permanente della gallegria Segantini. I contenuti delle audio guide permettono al visitatore di  "vedere" , con tanto di storia e critica dell'opera autonomamente ogni quadro  di Giovanni Segantini, il pittore solitario che sa cogliere la magia della luce. L'artista nacque ad Arco il 25 gennaio 1858 e morì in Svizzera a Schafberg il 28 settembre 1899. Legato alla valle svizzera dell'Engadina dove trascorse  i suoi ultimi anni, egli ne ritrasse i paesaggi  traendo ispirazione durante le lunghe camminate specie nei dintorni del villaggio di Maloja dove abitò dal 1894 alla scomparsa. Nei suoi dipinti si  coglie il carattere anarchico, vagabondo, visionario dell'artista  il cui estro nel  dipingere  cattura sia la  realtà della natura che il suo ideale. 







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