Voce ai Diritti
Caffè Gambrinus
con ammenda
di Michela Pezzani
Ogni
tanto le scuse arrivano da chi sbaglia anche se è diventato raro
ammettere di essersi comportato male da parte di chi compie
qualcosa di errato. Il proprietario dello storico caffè Gambrinus, a
Napoli, però e per fortuna ha fatto ammenda per aver rifiutato
alla ragazza toscana Federica di entrare nel locale con il suo
cane guida, essendo lei ipovedente. La notizia ha fatto
scalpore e il giro dei giornali nazionali e del web sebbene il lieto
fine sia arrivato, ma lasciando l'amaro in bocca perché
ci si chiede cosa sarebbe successo se Federica non avesse
sporto denuncia alle forze dell'ordine per discriminazione.
Ma
ripercorriamo la vicenda nei dettagli. È una turista toscana di 39
anni la donna che è arrivata al Gambrinus col suo fido amico ma si è
trovata di fronte al veto definito una vera e propria discriminazione
e non un errore o una svista come del resto ha confermato la
dichiarazione stessa del gestore dopo che la giovane ha
preteso le scuse pubbliche, richieste in un appello tramite
l'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica.
Le
scuse dunque sono arrivate e il reo ha ammesso" Ho perso
completamente la testa e non ho nessuna attenuante. Ho sbagliato e
chiedo scusa alla signora. Farò ammenda". E la multa infatti è
fioccata. Di 883 euro che sarà pagata per intero a compendio della
quale è stato annunciato che sarà fatta inoltre una donazione alla
scuola toscana per cani guida di Scandicci.
"Questi
cani lavorano per le persone non vedenti e in quei momenti quando
entrano in un locale, in un bar, stanno lavorando, stanno facendo un
vero e proprio lavoro di accompagnamento. Sono gli occhi dei ciechi"
ha stigmatizzato il vicepresidente dell' Uici(Unione italiana
ciechi e ipovedenti di Napoli.
"Se
gli occhi non ce li hai in viso li hai vicino a te. È un rapporto di
simbiosi- ha aggiunto la studentessa nonvedente Noemi
Marano - Nel momento in cui si rifiuta un cane guida è
come se si rifiutasse la persona stessa".
Eppure
sui sociale sono circolati commenti inaccettabili tra cui"
Violazione dei diritti costituzionali? Ma va laaaa".
La
legge invece parla chiaro.
Discriminare un non vedente per il fatto che sia accompagnato da un cane-guida è punibile dalla legge.
Non
solo essa stabilisce che gestori dei mezzi di trasporti e titolari di
esercizi che "impediscano od ostacolino, direttamente o
indirettamente, l’accesso ai privi di vista accompagnati dal
proprio cane guida" siano sono soggetti a multe dai 500 ai 2.500
euro, ma sancisce anche che un cane-guida:
- può entrare in qualunque esercizio aperto al pubblico(L. n. 34/1974)
- è escluso dai divieti relativi al non permettere l'accesso degli animali in spiaggia, parimenti ai cani destinati "al salvamento": in poche parole, lui può accedere anche in spiaggia(L. n. 34/1974)
- è in genere esonerato dall'obbligo di portare la museruola a meno che non sia richiesto in una data situazione (L. n. 34/1974 - Ordinanza Min. tutela pubblica da aggressioni di cani)
- è esonerato dall'obbligo di avere al seguito paletta e sacchetto per la raccolta delle deiezioni (come rintracciabile anche in molti regolamenti comunali)
- è esonerato dal pagamento del biglietto per i mezzi pubblici (L. n. 34/1974)
- può accompagnare il non vedente anche su traghetti e aerei, in Italia e all'estero (L. n. 34/1974 - Reg. CE n. 1107/2006)
- può viaggiare alloggiato sul sedile posteriore insieme al non vedente, in quanto "animale domestico di indole particolarmente tranquilla e come tale adeguata alle incombenze cui esso è appositamente addestrato", senza che ciò costituisca in alcun modo violazione dell'art. 169 c. 6 del Codice (Lettera del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti n. 653/2004).
- rappresenta gli "occhi" per il non vedente e quindi non deve essere allontanato dal diversamente abile visivo che accompagna. In qualità di cane da lavoro non deve essere disturbato/aggredito(e cioé: utilizzate il guinzaglio per il VOSTRO cane, invece di lasciarlo girare incustodito e poi reclamare se sarà LUI a infastidire un cane-guida). Si prevede una multa da 500 a 2.500 € per chi continua a cacciare i cani guida. Senza contare poi le spese legali, l’umiliazione pubblica attraverso i mezzi di stampa nazionale e, in caso, anche una denuncia per discriminazione a persona disabile (L. 67/2006).
- non solo è addestrato a "fare il cane-guida" (cioé caratterizzato da un'indole tranquilla, appositamente selezionata per essere ulteriormente di supporto al successivo addestramento), ma anche a non sporcare ed è inoltre senza ombra di dubbio vaccinato (o non sarebbe abilitato a fare il cane-guida).
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